Finocchio selvatico
Finocchio selvatico, alleato per la linea e il benessere
Il finocchio selvatico, anche detto “finocchietto” è una pianta originaria delle regioni mediterranee, che ama il sole. Ne esistono molte varietà e anche una coltivata.
La pianta è ricca di un’essenza costituita specialmente di anetolo, digestivo e stimolante, presente soprattutto nei semi. I semi sono usati per aromatizzaremolti cibi e le sue varie parti sono utilizzate in diverse ricette.
Piacere, Finocchio selvatico: mi presento
Nome scientifico: Foeniculum vulgare (Miller; Gaertner)
Altri nomi: finocchietto, anito, fenuggiu
Famiglia: “Ombrellifere”
Habitat: Il finocchio selvatico è diffuso in Italia nelle regioni costiere marittime, fino alle regioni submontane.
Come riconoscermi: mi descrivo
Il finocchietto ha un’altezza che va da 80 cm a 2 m. E’ una pianta perenne con fusto ramificato, verde striato di bluastro, pieno e lucido.
Foglie: il colore è verde-blu scuro, sono brillanti, picciolate, capillari, con guaina larga.
Fiori: fiori gialli (tra giugno e agosto), piccoli e raccolti in grandi ombrelle terminali
Frutti: di color grigio scuro, glabri, cilindrici-affusolati e striati
Odore: aromatico
Sapore: piccante
Virtù e proprietà del finocchio selvatico
Le parti del finocchio selvatico utilizzate sono le foglie fresche, la radice (alla fine del primo anno) e i frutti (settembre-ottobre).
Costituenti: olio essenziale, sali minerali, vitamine A, B, C.
Proprietà: antispasmodico, aperitivo, digestivo, diuretico, emmenagogo, espettorante, galattogogo, tonico, vermifugo, vulnerario.
Il finocchio selvatico è un valido alleato nell’eliminare il gonfiore e i gas e può essere assunto in caso di diarrea, fatica, meteorismo, obesità. Risulta inoltre utile nelle donne in fase di allattamento. Grazie alle sue proprietà espettoranti, la sua azione è benefica in caso di bronchite, raucedine e tosse.[Qualche termine tra quelli usati non ti è chiaro? Consulta il nostro Glossario].